Wikiloc - Cerveteri. Anello delle cascate e Necropoli della Banditaccia.
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Wikiloc - Cerveteri. Anello delle cascate e Necropoli della Banditaccia.

Distanz
15,61 km
Dauer
06:18 h
Aufstieg
273 hm
Seehöhe
63 - 184 m
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Anello a tratti bellissimo, suggestivo e pittoresco svolto in solitaria in un venerdì di Dicembre per evitare i classici ostacoli dovuti alle battute al cinghiale di cui la zona nel suo versante nord/ovest...


Beschreibung

Anello a tratti bellissimo, suggestivo e pittoresco svolto in solitaria in un venerdì di Dicembre per evitare i classici ostacoli dovuti alle battute al cinghiale di cui la zona nel suo versante nord/ovest è soggetta.
Ho tratto lo spunto dalla traccia di Drago60 ampliandola leggermete con la Necropoli della Banditaccia, sempre bella, affascinante ed emotivamente profonda. Il tracciato è comunque un classico dell'escursionismo guidato, ma il poterlo fare da soli o in circoscritta compagnia ha un altro sapore.
Partenza dal nuovo cimitero di Cerveteri (parcheggi gratuiti), si comincia a scendere leggermente attraverso un bellissimo viale alberato, poi si incontrano le mura dell'antica città e infine si scende rapidamente sulla destra, verso il Fosso Vaccina. (Il Vaccina nasce sui Monti Sabatini, vicino il Lago di Bracciano e sfocia a Ladispoli). Quì vi è il primo guado, indosso i miei stivali e proseguo verso il lato opposto dove si incontra quel che rimane di una vecchia macina per il grano, suppongo. All'interno vecchi attrezzi e automezzi abbandonati.
Il sentiero prosegue nell'ombra mattutina, fa freddo e la luce di riflesso conferisce un aurea sinistra al sentiero.
Si incontrano delle vecchie chiuse sul Vaccina e una piccola cascatella, poi d'improvviso si hanno davanti i ruderi delle Ferriere (luogo in cui si lavorava anticamente il ferro), un tratto del Fiume era chiamato Torrente delle Ferriere a testimonianza del suo ruolo nelle attività umane in quell'area. Sulla destra, seguendo il sentiero si arriva alla prima cascata, Cascata del Vaccinello. Tornando alle Ferriere si prosegue lungo il tracciato e si incontra la deviazione per la Cascata dell'Arenile. Ancora più avanti, in questo tratto il fiume è stato imbrigliato sulla sua sponda destra da un muretto di cemento con lo scopo preservare l'erosione della parete a picco sotto la quale si cammina. Le forti piogge dei giorni scorse hanno aumentato la portata del fiume lasciando qualche detrito qua e là.
La prossima cascata che si incontra è quella detta Braccio di Mare. Lasciata anche questa, si prosegue salendo e allontanandosi dal fiume, si arriva in cima ad un pianoro costeggiato da piccole colline, dopo aver attraversato un guado si prende a sinistra scendendo di nuovo lungo il corso d'acqua. Giunti sulle rive di nuovo del Vaccina, oltre a godere delle strane colorazioni che ha questo fiume, bianco sporco forse per via delle acque sulfuree che sembrano provenire dalla Caldara di Manziana e a tratti cristallino, ha come nota negativaa, molta, troppa immondizia che la forza dell'acqua ha portato via con se depositandosi lungo i suoi argini. A sinistra si va alla Cascata dell'Ospedaletto, non prima però di aver visitato ciò che rimane di questo vecchio edificio. Dalla parte opposta si arriva alla Cascata della Mola. Prendendo la via del ritorno, attraverso una scorciatoia, si sale al Ponte della Mola e ai ruderi di questa. Per chi non soffre di vertigini è possibile spingersi fino all'orlo della parete dalla quale l'acqua spicca il volo.
Il sentiero oramai sale e si immerge in un fitto bosco di querce sino a giungere di nuovo il Fiume che questa volta è superato attraverso il suggestivo Ponte degli Austriaci (così chiamato perchè fu rimesso a posto dai prigionieri austriaci durante la Seconda Guerra Mondiale). Il sentiero sale ancora seminascosto dalla terra venuta giù con le piogge torrenziali, arrivati all'altezza della piana sovrastante si passa lungo un tratto basolato, sicuramente servito per permettre la ricostruzione o la costruzione del ponte.
Oramai in prossimità della piana iniziano a comparire numerosi cartelli dell'attività venatoria a testimonianza del fatto che su questo versante, andare nei weekend può essere infruttuoso, perchè obbligati a fare marcia indietro se vi è in corso una battuta di caccia.
Proseguendo sulla strada ciottolosa e sul sentierino adiacente, giungo in prossimità del bivio incontrato all'andata, prima però mi butto sul fosso alla mia sinistra per vedere se si tratta di una tagliata artificiale. Rimango con il dubbio.
In prossimità della antica porta della città, svolto a destra e seguo il tracciolino con l'obbiettivo di raggiungere la Necropoli della Banditaccia. Si passa in una zona ancora da scavare in cui emergono dalla terra le cavità delle tombe Etrusche ma anche sotto un imponente roccia lavica sormontata da blocchi facenti parte delle mura difensive, infine mi ritrovo al bivio per il cimitero nuovo. Svoltando ancora a destra e seguendo tutta la piccola traccia si arriva finalmente al Sentiero degli Inferi della Necropoli, questo tratto titato fuori dai volontari di Cerveteri è bellissimo! Faccio un breve giro tra le tombe e i tumuli per poi prendere la via del Manganello e riportarmi sul sentiero che arriva di nuovo al cimitero nuovo.
L'escursione anche se terminata lascia spazio ad una nuova idea, la completa visita della Necropoli e delle sue aree inesplorate.
Il percorso è facile, piccoli tratti di lieve impegno per via del fango. Consiglio di indossare gli stivali se ci si vuole avvicinare alle cascate, fare il bagno in inverno non è il massimo, in più l'acqua non mi è sembrata propio così pulita, quindi la scelta di zavorrare lo zaino ha prodotto i suoi frutti.

Beschreibung

Percoso proposto da Marlow78 su Wikiloc it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo...

Wegbeschaffenheit
Asphalt
Schotter
Wiese
Wald
Fels
Ausgesetzt
Technik
3 / 6
Kondition
3 / 6
Landschaft
3 / 6
Erlebnis
3 / 6
Autor
Bereitgestellt von paolo doc
Erstellt am 02. Mai 2025
81 Aufrufe
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